Indagati per peculato ex vertici del comitato della Croce Rossa di Casale Monferrato

Le indagini della Guardia di Finanza partite grazie alle segnalazioni dell'attuale vertici del Comitato casalese della Cri

CASALE MONFERRATO

Cinque persone che hanno ricoperto incarichi nella precedente gestione del Comitato della Croce Rossa di Casale Monferrato sono state segnalate dalla Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Vercelli con l'accusa di peculato. Per le Fiamme Gialle sarebbero responsabili, nel periodo dal 2006 al 2015, a vario titolo, disottrazione di beni e denaro da destinare agli assistiti in difficoltà. L'indagine della Guardia di Finanza è partita grazie a diverse segnalazioni di ammanchi e varie irregolarità presentate dagli attuali vertici del comitato casalese della Croce Rossa Italiana.

Dopo gli iniziali accertamenti e l’approfondimento delle varie ipotesi individuate, nel corso dell’estate 2015, le Fiamme Gialle, su provvedimento dell’autorità giudiziaria vercellese, hanno perquisito le abitazioni di quattro persone, titolari di incarichi di responsabilità, in passato, nel comitato casalese della Cri, rinvenendo copiosa documentazione.

Secondo quanto riscontrato dalla Guardia di Finanza gli indagati avrebbe utilizzato le tessere di benzina dell’associazione per rifornire le auto personali. Quelle per gli acquisti nei supermercati erano invece impiegate per l’acquisto di beni ad uso personale come piccoli elettrodomestici, capi di abbigliamento, prodotti per la casa, cosmetici, superalcolici, cibo per animali, farmaci per patologie sofferte dagli interessati, facendoli apparire, invece, come destinati alle famiglie indigenti.

I militari, grazie alla preziosa collaborazione dell’attuale vertice del Comitato della Croce Rossa casalese, hanno poi ricostruito e documentato, nel corso di numerosi anni, il rimborso non spettante di spese per oggetti personali e viaggi effettuati dagli indagati o loro parenti, estranei all’ambiente della Croce Rossa.

Al termine dell’attività investigativa, è stata segnalata la presunta responsabilità penale di cinque soggetti nonché quantificata la sottrazione alle finalità istituzionali dell’associazione di oltre 173mila euro, che gli indagati dovranno ora giustificare davanti all’Autorità Giudiziaria di Vercelli che ha diretto le indagini.

Redazione On Line
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