Veder Bene, 75 anni di visione

Il prestigioso traguardo festeggiato domenica con un evento speciale nello storico negozio di ottica con sede in via Duomo 10 a Casale Monferrato

CASALE MONFERRATO

“Immaginate tutta la gente, condividere tutto il mondo”

La frase, estratta dal capolavoro di John Lennon pubblicato nel 1971, è un esempio di capacità visionaria fuori dal comune, soprattutto se la si contestualizza nell’attuale epoca della comunicazione digitale.

È anche uno dei “75 punti di vista” espressi in carriera da persone davvero speciali che, a livello nazionale e internazionale, hanno fatto la storia della scienza, dell’economia, dell’industria, della musica, del cinema, dello spettacolo, della politica, della lotta civile… E che sono stati scelti da Veder Bene come filo conduttore di un evento unico: la celebrazione dei 75 anni di attività dello storico negozio di ottica con sede di via Duomo 10 a Casale Monferrato.

È il 1950 quando Giuseppe Rosa decide di aprire un esercizio commerciale dedicato alla sua grande passione. E non poteva essere altrimenti se si pensa che si sta parlando di un professionista unico, tra i primissimi ottici in Italia, che nel 1975 viene riconosciuto Maestro d’Ottica a coronamento di una gratificante carriera.

Accade che in quel suo negozio, proponendo un paio di occhiali da sole a una giovane signorina, Giuseppe trovi in Nini non sono l’amore, ma anche una preziosa collaboratrice.

Qualche anno dopo, anche i figli Carlo e Daniela Rosa decidono di seguire le orme di Giuseppe, investendo tempo, denaro, idee e passione nella crescita di quel negozio che intanto è divenuto un punto di riferimento per l’intera comunità del Monferrato e anche oltre.

Carlo si specializza in optometria e nelle tecniche di correzione dei difetti visivi complessi.

Daniela si dedica all’armocromia e allo studio delle forme delle montature in base al viso.

La loro professionalità diventa conosciuta, apprezzata e ricercata ben oltre la sfera locale.

E siccome in tutte le belle storie non possono mancare i nipoti, ecco che questi irripetibili 75 anni di storia si arricchiscono di due figure: Elena Rosa, figlia di Carlo, che si occupa oggi di laboratorio e contattologia, e Lorenzo, figlio di Daniela, che come la madre si dedica alla misurazione della vista e alla ricerca delle migliori montature per i clienti, il classico figlio d’arte.

Persone speciali, uniche, come le 75 figure selezionate per raccogliere altrettanti punti di vista su quel lungo viaggio che si chiama vita.

Una carrellata di personaggi connessi alla storia di Veder Bene, grazie a due precise caratteristiche:

1. sono donne e uomini che hanno costruito la propria carriera dimostrando capacità visionaria;

2. sono tutti personaggi che hanno legato la propria immagine a indimenticabili montature di occhiali, in alcuni casi diventate iconiche.

Le loro immagini e i loro pensieri, per una domenica, hanno arredato i muri del negozio Veder Bene in via Duomo 10, offrendo 75 indimenticabili punti di vista sulla vita.

Tra brindisi, prove applicate di armocromia offerte agli invitati, la presentazione delle sorprendenti creazioni dei designer di Kuboraum e l’esposizione coloratissima della nuova collezione di occhiali del Brand Anne e Valentine… Amici, parenti e clienti hanno potuto apprezzare la parte “più social” di Daniela, Elena e Lorenzo, in un clima di piacevole festa.

Con loro, gli storici collaboratori Gigi, Nico e Claudia, parte fondamentale di questa storia di successo destinata a proseguire nel tempo.

Questo traguardo – racconta la titolare Daniela Rosa – non rappresenta soltanto un numero ma un viaggio ricco di racconti, sfide, successi e inevitabili insuccessi... In questi 75 anni abbiamo avuto li privilegio di servire la comunità di Casale, costruendo relazioni durature di stima e fiducia e tanti ricordi vissuti insieme a voi”.

Ho avuto la fortuna di continuare questa eredità con mio fratello Carlo, complementare al mio lavoro, mettendo la stessa dedizione e passione che ha caratterizzato li lavoro di nostro padre e di nostra madre, che rimasta senza il papà ha saputo indirizzarci sapientemente a proseguire in questa attività”.

In questo viaggio abbiamo imparato che il nostro lavoro non consiste solo nell’approntare occhiali, ma deve essere amore... Presenza, comprensione e condivisione specialmente nelle difficoltà. É questo ciò che ci ha sempre distinto: l’accoglienza e la capacità di ascoltare. Voglio dedicare questo traguardo al nostro papà e alla nostra mamma figure fondamentali della nostra vita”.

Ricerca in corso...