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Nel Secolo dei Lumi esplode il vampirismo

Si conclude il viaggio di Patria Montisferrati alla scoperta di questo inquietante fenomeno

CASALE MONFERRATO

In seguito a questi episodi si registrò successivamente quello che non può che essere definito un'epidemia di vampirismo in tutta la Serbia con episodi di isteria collettiva, e fioccarono centinaia di denunce nella capitale Belgrado, a ritmi quasi quotidiani, e le relazioni si accumulavano negli archivi. Il fenomeno venne anche definito "revenenza" (il vampiro era definito revenente) ossia un ritorno nel corpo di un morto con lo scopo di nuocere ai propri famigliari ed amici. Ne riferirono per primi alcuni studi di teologi specializzati nel vampirismo, i quali comprensibilmente lo imputavano ad un intervento demoniaco, che impossessandosi del cadavere insidiava la fede ed il cuore degli uomini coinvolti. L'unica soluzione sempre consigliata in questi frangenti era la decapitazione dei cadaveri, a seconda dei luoghi veniva anche conficcato un paletto nel cuore ed un chiodo nel cranio.

In altre culture, soprattutto nel passato, si era ricorso alla cremazione. A tal proposito lo studioso Henri Hubert (storico, antropologo e sociologo collaboratore di Marcel Mauss) spiegava che a suo avviso il ricorso frequente in molte popolazioni ed epoche storiche alla cremazione anziché alla tumulazione poteva essere dovuto al sostanziale desiderio precauzionale (una sorta di principio di precauzione tanatologico) di evitare che il morto tornasse in vita come vampiro o nelle altre innumerevoli denominazioni con cui veniva identificato nelle varie culture. Infatti dove vigeva tale pratica difficilmente si riscontrarono episodi di vampirismo.

Quindi concludendo, nei limiti del possibile, è inquietante e paradossale riscontrare come sia proprio durante il secolo dell'Illuminismo che si sviluppò il fenomeno del vampirismo in Europa e nonostante un approccio scientifico e raziocinante, delegando prevalentemente la Tanatologia (sia forense che antropologica) ad occuparsene, non si trovarono spiegazioni ed interpretazioni esaurienti del fenomeno. I vari ricorsi interpretativi inerenti l'incorruttibilità dei corpi riesumati erano ritenuti piuttosto generici e superficiali, come lo stato di "grazia" o di "maledizione" attribuibile magari alle sostanze venefiche di cui il terreno di sepoltura poteva essere impregnato. Anatomopatologi invece fecero osservare che in alcuni casi, soprattutto quelli avvenuti in Serbia, potevano essere attribuibile al clima freddo dei luoghi che poteva surgelare i cadaveri, ma la spiegazione era facilmente criticabile, perché le stagioni esistono anche nelle località di montagna, dove non fa sempre freddo e la decomposizione avrebbe dovuto comunque prima o poi avvenire. Più credibile invece era la cosiddetta “sepoltura prematura”, cioè l'errata constatazione della morte, che portava a tumulare una persona ancora viva convinti fosse morta. In tal caso si spiegherebbero i segni di vita rilevati in alcune bare, come unghiate e tracce di sangue e rumori avvertiti nel cimitero (causati anche da produzione di gas). Ma non è possibile che tutti i casi riscontrati siano attribuibile ad una simile ipotesi.

Per quanto riguarda l'abnorme crescita dei denti (per la cronaca non erano solo gli incisivi) poteva essere attribuibile alla regressione delle gengive causata dai processi degenerativi del trapasso. Ma per la maggioranza dei fenomeni somatici connessi alle riesumazioni non esisteva spiegazione scientifica, come per la purezza della pelle e la percezione di vitalità e la fluidità dei liquidi corporei, come se fossero ancora in vita.

L'argomento merita sicuramente approfondimento da parte di molte discipline scientifiche, che dall'epoca in cui avvennero gli eventi descritti hanno fatto passi avanti giganteschi oppure sono di recente costituzione (in genere per abbinamento ed evoluzione di una pluralità di discipline precedenti) e quindi la scienza dispone ora di più efficaci strumenti tecnologici e culturali per analizzare ed interpretare il fenomeno, ma lo si potrà fare solo se si supereranno i pregiudizi che inducono repulsione e che producono difese psicologiche e culturali negli studiosi, che sono indotti a non occuparsene per non rischiare denigrazioni e critiche gratuite, penalizzando la propria carriera.

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Iconografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Moraine_le_vampire.jpg R. de Moraine, Le Vampire, 1864

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Wiertz_burial.jpg Antoine Wiertz, The Premature Burial, 1854 

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Johann_Gottfried_Auerbach_005.jpg Carlo VI d'Asburgo, Imperatore dello SRI, Sacro Romano Impero, in un ritratto ufficiale. Sotto il suo regno e nella sua giurisdizione sono avvenuti gli eventi descritti nell'articolo

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Genova_-_Antoniotto_Botta-Adorno.jpg

Marchese Antoniotto Botta Adorno, alto ufficiale dell'impero asburgico, ministro plenipotenziario dei Paesi bassi austriaci fissati dal trattato di Utrecht 

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Bagamati_cremation.jpg Una pira funebre in Nepal

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Western_Europe_Utrecht_Treaty.jpg La situazione politico geografica dopo il Trattato di Utrecht del 1713

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_007.jpgLa lezione d'anatomia del dottor Tulp, Rembrandt, olio su tela, 1632

Claudio Martinotti Doria
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