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L'isola che (non) c'é: 'Se proprio dobbiamo tenercela, allora facciamone un luna park!'

Una provocatoria (e ironica) proposta del Calca, a 15 anni dall'alluvione, sulla vecchia questione della pulizia del fiume

CASALE MONFERRATO

L’isola che non c’è. O meglio: l'isola che c'è ma non dovrebbe esserci. Il Calca, Comitato Alluvionati del Casalese, in questi giorni in cui ricorre esattamente il quindicesimo anniversario dall'ultima disastrosa alluvione (quella del 2000) sceglie l'ironia per riproporre una vecchia questione: l'isola di ghiaia che si è formata in mezzo al Po, fra Canottieri e ponte, che potrebbe rappresentare un pericolo in casa di nuova piena del fiume. E lancia una provocazione – sottolineiamolo – ironica, con tanto di fotografie ritoccate: dato che l'isola ce la dobbiamo tenere, facciamola almeno diventare un luna park, un camping o addirittura un set cinematografico per un nuovo film su Peter Pan (“L'isola che non c'è”, appunto)!

“Sono passati 15 anni dall’Alluvione 2000 – scrivono dal Calca – e molte cose e fatti sono stati dimenticati dalla maggioranza delle persone e delle Istituzioni. Vediamo in televisione nuove tragedie, nuove (o vecchie) alluvioni, nuovi morti e disastri e subentra a volte una certa abitudine e assuefazione. Ad esempio si passa 100/1000 volte davanti al fiume Po e l’isola/penisola di ghiaia e vegetazione presente in mezzo al fiume nel tratto tra la Canottieri e il ponte stradale di Casale Monferrato diventa una visione “normale”, l’isolone è lì oramai da tempo e a nessuno importa più nulla!”

“I vecchi saggi, quelli che conoscevano il fiume Po come le proprie tasche – proseguono gli esponenti del Calca – ci hanno sempre parlato del Grande Fiume come di un organismo vivo a cui ogni tanto va fatta un po’ di manutenzione , se la ghiaia e la vegetazione creavano ostacolo al normale deflusso del fiume una volta questi ostacoli venivano eliminati, oggi il commento dei Dirigenti Aipo è quello di considerare solo questi ostacoli come delle “Bellissime immagini del Grande Fiume con gli isolotti e i ghiaioni che ne sono parte integrante e qualificante senza presenza di materiale di deposito improprio (???)”

“Ma come? Se l’isolone in mezzo al Po, nel punto più stretto del fiume ha oramai raggiunto l’altezza della riva adiacente e se la sua vegetazione , se i tronchi degli alberi (sono dentro al fiume!) una volta divelti possono creare ostacolo nelle arcate dei ponti tutto questo è solo una “Bellissima immagine ?“ Visto che cambiano i Direttori e i Dirigenti Aipo e cambiano le Amministrazioni Comunali ma nulla cambia per la messa in sicurezza del nostro territorio e certe situazioni vengono considerate oramai permanenti proponiamo con le tre foto allegate ben tre utilizzi della superficie che il fiume Po ci ha “donato” e continua a “donarci “ogni anno”:

- Luna Park sul fiume Po liberando in questo modo Piazza d’Armi nel mese di marzo e Piazzale Divisione Mantova nel mese di settembre

- Camping sul fiume PO, Casale Monferrato è sprovvista di questa struttura perciò sarebbe utile utilizzare il ghiaione come Camping per tende, roulotte e camper.

- Set cinematografico: questa sarebbe la soluzione più appropriata! A giorni dovrebbe uscire l’ennesimo film su Peter Pan, proponiamo di concedere gratuitamente l’isolone in mezzo al Po al prossimo set cinematografico, visto che per l’Aipo questa è la vera Isola che no c'è

“Per concludere e venendo alle cose serie vogliamo ricordare alla nostra Amministrazione Comunale che:

- Il Piano di Protezione Civile comunale non è ancora stato divulgato in maniera adeguata alla popolazione interessata. Dispiace notare che cambiano le Amministrazioni ma il problema resta! Siamo stanchi di sollecitare da almeno 13 anni le Amministrazioni e Assessori competenti

- Purtroppo solo dopo che accadono le disgrazie ci si accorge dell’importanza e della necessità di certe informazioni

- Non si sa più nulla del Progetto di arretramento dell’argine della Consolata. Questo lavoro era annunciato come necessario, imminente e finanziato sin dal 2010 con 3 milioni di euro. Se con l’arretramento dell’argine si sarebbe ottenuta una diminuzione dei massimi livelli idrici di 30 centimetri perché quest’opera non è ancora stata realizzata ? Che fine hanno fatto i 3 milioni stanziati?

- Non si sta effettuando da tempo la necessaria manutenzione alle rogge e ai rii minori che oramai sono ridotti ad una giungla selvaggia …. anche in questo caso ci si accorgerà della scarsa manutenzione solo ad esondazione avvenuta?”

- Perché non è ancora stata effettuata la manutenzione prevista con il disalveo e movimentazione di sabbia e ghiaia nella confluenza di Po – Dora Baltea e in confluenza Po – Sesia? È dal 2007 che sono stati completati gli studi che evidenziano la presenza di milioni di metri cubi di sovralluvionamenti

- L’Amministrazione di Casale pensa finalmente di prendere posizione , di revisionare e di variare le limitazioni urbanistiche che colpiscono il territorio a Nord del ns. comune ( Oltreponte, Popolo, Terranova ) ?.Si vuole o no migliorare la sicurezza del Quartiere Oltreponte aumentando il numero di fornici sul rilevato ferroviario che nel 2000 ha creato l’”effetto diga”?

- Cosa si aspetta a programmare una adeguata manutenzione fluviale anche nel tratto di fiume Po che attraversa la nostra città? Nessuno si è accorto che dopo pochi anni il fiume Po ( a dispetto di quelli che dicono che il letto del fiume si è abbassato…) è tornato come nel 2000 con centinaia di migliaia di metri cubi di ghiaia presenti nel tratto diga Lanza e ponte autostradale che andrebbero movimentati ed eliminati?”

“Questi sono alcuni punti aperti che dopo 15 anni meriterebbero di ottenere risposta. Le risposte, le scuse e le promesse non servono dopo le alluvioni soprattutto quando le cause sono ben evidenti e davanti agli occhi di tutti!” 

Redazione On Line
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