Le auto d'epoca alla scuola 'Besso' di Vignale Monferrato

Un progetto ideato dai ragazzi per partecipare al concorso indetto dal Veteran Car Club 'Pietro Bordino'

VIGNALE MONFERRATO

Nuove generazioni, idee e tradizioni: auto d’epoca a scuola. Giovedì 6 aprile i ragazzi della scuola secondaria di primo grado 'F. Besso' di Vignale Monferrato si sono trasformati in un gruppo di giovani attori, registi, scenografi, costumisti, diretti dalla loro insegnante di Arte e Tecnologia, Serena Abello.

L’esperienza parte da un progetto ideato dai ragazzi stessi legato alla partecipazione al concorso indetto per le scuole dal Veteran Car Club “Pietro Bordino” di Alessandria al fine di diffondere la cultura del motorismo storico, legato ad aspetti turistici e culturali del nostro territorio, anche alle nuove generazioni. In particolare, le tematiche proposte per gli elaborati sono relative alla sicurezza stradale e alla circolazione nell'ambito urbano oltre al rispetto delle norme del codice della strada.

Per favorire un loro primo avvicinamento alla conoscenza delle auto d’epoca, il 23 marzo, nella splendida cornice del cortile di Palazzo Callori di Vignale Monferrato, le classi della scuola hanno potuto ammirare quattro modelli di auto che fanno parte della storia del motorismo.  

I ragazzi hanno gradito molto la possibilità di visionare direttamente le auto, ponendo ai loro proprietari numerose domande. Rientrati in aula, sono stati piacevolmente coinvolti dalle informazioni fornite dal Presidente del Club, Antonio Traversa.

Il consigliere Giuseppe Derba li ha affascinati raccontando della sua grande passione che mescola l’amore per le auto a quello per l’arte conducendolo a realizzare vere e proprie meraviglie che i ragazzi hanno potuto ammirare dal vivo grazie a qualche tela portata come esempio.

L’ultimo intervento di Cesare Zamprogna ha stimolato i ragazzi a progettare anche nuovi modelli di auto così come nell’esempio raccontato della Due Cavalli modello “Scala” realizzato solo oggi su un progetto ideato molti anni fa.  

L’occasione ha concesso ai ragazzi di accennare le loro prime idee ai membri del Club trovando terreno fertile per nuovi spunti di riflessione. Sia il progetto della classe prima che quello della classe seconda sono piaciuti molto: due punti di vista diversi, due approcci interessanti.

I ragazzi della classe terza, pur non coinvolti nel progetto per il concorso hanno partecipato alla conferenza chiedendo spontaneamente di poter realizzare anche loro qualche elaborato da proporre alla giuria.

Una delle idee dei ragazzi prevedeva la realizzazione di un filmato. Stimolati e coadiuvati dall’insegnante hanno proposto il tema, scritto la sceneggiatura e i dialoghi, progettato la successione delle riprese e scelto le strumentazioni adeguate tra quelle a loro disposizione, pensato ai costumi e tutto quanto il necessario per la riuscita del filmato.

Sfruttando le loro competenze acquisite fuori dall’ambito scolastico ma relative a loro passioni personali, saranno proprio gli stessi ragazzi a occuparsi del montaggio delle immagini.  

Tutto il lavoro non avrebbe potuto essere realizzato senza la fattiva collaborazione delle famiglie dei ragazzi e alla disponibilità di Adriano Oliveri che, per un’intera mattina, ha concesso l’uso della sua Fiat Gamine, design Vignale (1968): anche questa scelta è stata fatta a seguito dei risultati delle ricerche degli studenti nell’ambito di un progetto parallelo svolto con l’Osservatorio del Paesaggio.

La coincidenza del nome Vignale li ha incuriositi e hanno trovato una casa produttrice piemontese con sede a Grugliasco che si era occupata proprio di questo modello di vettura. Tutto il lavoro svolto è strettamente correlato al programma svolto durante le lezioni teoriche; nell'ambito dell’insegnamento di Tecnologia e Arte, si affrontano temi relativi ai codici della rappresentazione, al disegno e alle immagini come vero e proprio linguaggio, al significato del simbolo (per cui l'esempio del linguaggio universale della segnaletica stradale),alla progettazione di qualunque tipo di attività.

 

In questo caso le competenze acquisite si trasformano nella gestione di tempi e modi per la realizzazione di un filmato che descriva il percorso di apprendimento diventando modo di comunicare ad altri la propria esperienza. Con la classe prima, invece, è stato progettato un “oggetto” che potrà restare alla scuola per le future generazioni per attività di apprendimento/spiegazione del codice della strada di cui ora non vogliamo svelare la natura.

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