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'Sulla discarica amianto in zona cascina San Lorenzo serve un dibattito serio'

Intervento della lista 'Mirabello Insieme': 'Chiediamo la dovuta chiarezza nei confronti dei cittadini'

MIRABELLO MONFERRATO

Dal gruppo consiliare 'Mirabello Insieme' riceviamo e pubblichiamo integralmente questo intervento, firmato dal capogruppo Gabriele Garavello e dai consiglieri Mafalda Celeste Gabriele e Sabina Paccagnin sull'eventualità che venga realizzata una discarica amianto nel comune di Mirabello, zona Cascina San Lorenzo (nella foto). “Abbiamo appreso – scrivono – dalle pagine provinciali di un noto quotidiano nazionale dell’individuazione del sito di “Cascina San Lorenzo” (territorio del comune di Mirabello, al confine con i centri abitati di Fosseto e Villabella) come area potenzialmente candidata a ospitare la futura nuova discarica consortile di smaltimento amianto. Da quanto riportato nell’articolo in oggetto, con il Comune di Mirabello Monferrato sarebbe stato trovato l’accordo per l’esecuzione di appositi carotaggi sui terreni individuati al fine di verificarne l’idoneità”.

“Scelte di questa portata – proseguono Garavello, Gabriele e Paccagnin – non possano essere approcciate senza un dibattito, magari depurato di argomenti campanilistici (“non nel mio territorio” e così via) o anacronistici (il riferimento è alle note vicende di Cascina San Lorenzo a inizio anni 2000 riguardanti un tipo differente di impianto di smaltimento rifiuti); ma comunque un dibattito serio deve essere, perché è evidente che gli interrogativi non mancano. E riguardano tutto il territorio casalese, non solo Mirabello”.

“Il primo interrogativo è: qual è il filo logico che ha portato a individuare come luogo candidato un’area totalmente marginale a quello che è il Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche amianto? Considerazioni prettamente logistiche (e poi magari anche simboliche, per il ruolo-guida di Casale Monferrato nella vicenda amianto) avrebbero voluto una collocazione molto più prossima all’area a maggiore densità abitativa, dove la concentrazione di manufatti in amianto è certamente superiore. Limitando così la movimentazione per tutto il territorio casalese di mezzi trasportanti amianto”.

“Il secondo interrogativo: quale iter decisionale è stato seguito, e con quale livello di trasparenza è stato fino a qui reso noto? Carotaggi sono già stati eseguiti nei tre siti casalesi individuati di prima fascia e non abbiamo alcuna evidenza di criticità. Se l’idoneità tecnica dei terreni è un criterio discriminante per la scelta, ci aspettiamo che gli esiti di tutte verifiche compiute su tutti i terreni interessati vengano puntualmente e pubblicamente relazionati”.

“Infine l’ultimo quesito: solo pochi mesi fa il Sindaco di Mirabello, rispondendo a una interrogazione consiliare di “Mirabello Insieme”, ribadiva la contrarietà all’insediamento di qualunque tipo di impianto di smaltimento anche per effetto delle peculiarità della zona interessata (ricordiamo che si tratta di area contigua al Parco del Po). Dunque perché si effettuano carotaggi proprio lì?”

“Limitarsi a parlare di “semplici prove” quando vi sono in gioco scenari così impattanti per il futuro di un territorio e i suoi abitanti, è troppo riduttivo. Per questo motivo richiediamo la dovuta chiarezza nei confronti dei cittadini”.

Redazione On Line
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