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'Delocalizzare la Tazzetti? Costerebbe 22-23 milioni di euro'

Il dato emerso dall'incontro di stamattina fra i vertici dell'azienda e la giunta. Si va verso un tavolo tecnico

CASALE MONFERRATO

Verso un tavolo tecnico sulla Tazzetti, l'azienda chimica in zona cimitero che tante preoccupazioni ha sollevato per le possibili ricadute negative sull'ambiente e la salute dei casalesi.

All'incontro di stamane a Palazzo San Giorgio erano presenti i vertici dell'azienda (l'ad Rossi Odello e il direttore dello stabilimento Guarini, assistiti dall'avvocato Viviani),il sindaco Titti Palazzetti, gli assessori Gioria (Urbanistica),Teruggi (Lavori Pubblici),Caprioglio (Pubblica Istruzione) e Martinotti (Bilancio),oltre a rappresentanti dell'Arpa, dell'Asl, di Lega Ambiente e ai tecnici comunali competenti. ”Un impianto del genere va spostato lontano dall’area abitata, i rischi ci sono e gli incidenti che si sono susseguiti nel tempo, l'ultimo pochi mesi fa, hanno confermato la necessità di intervenire”, ha sottolineato Palazzetti.

“Il nostro è un sito moderno che offre ampie garanzie”, hanno ribattuto i rappresentanti dell'azienda, pur dicendosi disposti a prendere in considerazione una delocalizzazione degli impianti. Il problema, hanno tuttavia sottolineato, è la sostenibilità economica: i costi per un'operazione del genere si aggirano sui 22-23 milioni di euro.

Il Comune ha rinnovato la sua disponibilità a collaborare con l'azienda, ma ha ribadito l'importanza – anche psicologica, culturale oltre che ambientale, per una città come Casale già provata dalla tragedia dell'amianto – di una soluzione che tenga conto degli indici di rischio e della sicurezza della popolazione. Il primo passo sarà il tavolo tecnico, che dovrebbe riunirsi entro poche settimane per iniziare il progetto.

Redazione On Line
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