Da oggi a Casale Monferrato c'è il piazzale Vittime Amianto

In mattinata la cerimonia di intitolazione dell'area davanti al Circolo Ricreativo Comunale Casalese

CASALE MONFERRATO

Da questa mattina Casale Monferrato ha un piazzale dedicato alle Vittime dell'Amianto. Un'intitolazione doverosa nella città che è simbolo della morte provocata dalla micidiale fibra ma anche, e soprattutto, della lotta per ottenere giustizia nei confronti di chi ha provocato tanti lutti e tanto dolore. Il piazzale è quello antistante il Circolo Ricreativo Comunale Casalese, fra via Giovanni Reggio e via Padre Pio da Petralcina, che per anni è stato il ritrovo dei lavoratori della fabbrica Eternit, tanto da essere chiamato Dopolavoro Eternit. Il presidente Giuseppe Vecchiattini, già nel 2013, aveva presentato la richiesta di intitolazione contattando l'allora sindaco Giorgio Demezzi e l'allora assessore all'Ambiente Vito De Luca e, nel marzo 2014, l'intitolazione è stata deliberata dalla giunta Demezzi: un bell'esempio di un'iniziativa – nata con una giunta di centrodestra e conclusa sotto una di centrosinistra – che unisce tutti.

Alla cerimonia erano rappresentate le istituzioni di ogni livello: Stato (i parlamentari locali Fabio Lavagno e Cristina Bargero),Regione (il consigliere regionale Domenico Ravetti),Provincia (il vicepresidente Angelo Muzio) e, naturalmente, Comune (il vicesindaco Cristina Fava, in rappresentanza del sindaco Titti Palazzetti fuori città per lavoro, il presidente del consiglio comunale Davide Sandalo, l'ex sindaco Giorgio Demezzi e il capogruppo di Forza Italia Vito De Luca).

E poi naturalmente i rappresentanti di Afeva e sindacati, con Romana Blasotti Pavesi (in un articolo a parte pubblicheremo la registrazione video del suo intervento) a scoprire la targa. C'è stato anche un piccolo spunto polemico con il presidente Vecchiatini che ha espresso il suo rammarico perché l'ultima edizione del concorso Cavalli non si è svolta al Circolo, come era sempre avvenuto in passato, ma senza incrinare il clima di generale commozione.

E di speranza: perché il 14 luglio c'è un nuovo appuntamento fondamentale nella ricerca di giustizia in quanto si saprà se Stephan Schmidheiny sarà rinviato a giudizio per omicidio volontario nell'ambito del processo Eternit Bis. Un pullman è stato già riempito dall'Afeva, e molti si muoveranno con mezzi privati: per informazioni rivolgersi all'associazione.

Redazione On Line
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