L'udienza preliminare del processo Eternit Bis, cominciato questa mattina a Torino (presente una forte delegazione casalese, partita in pullman alle 7 da piazza Medaglie d'Oro),è stata aggiornata a dopodomani, giovedì 14 maggio: il rinvio è stato accordato per permettere alla difesa del magnate svizzero Stephan Schmidheiny (accusato di omicidio volontario di 258 vittime dell'amianto) di esaminare le carte relative alla numerose richieste di costituzione di parte civile. Hanno chiesto di costituirsi parte civile i comuni di Casale Monferrato, Ozzano, Rosignano, Ponzano e Cella Monte, diverse associazioni tra cui Afeva (Associazione famigliari e vittime amianto, ancora rappresentata da Romana Blasotti Pavesi),Medicina Democratica, Aiea, Ona, i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil. E, naturalmente, divesi familiari delle vittime dell'amianto. Spicca, al momento, l'assenza del governo italiano (come promesso dal premier Matteo Renzi) e della Regione Piemonte.
Nella prossima udienza si discuterà appunto sull'ammissibilità delle parti civili e competenza territoriale. Solo in seguito si discuterà dell'argomento più forte presentato dalla difesa di Schmidheiny, il principio giuridico del “ne bis in idem” ovvero che nessuno può essere giudicato due volte per lo stesso reato. Schmidheiny era stato assolto per prescrizione della Cassazione lo scorso novembre, ma i reati contestati erano diversi (là disastro ambientale doloso, qui omicidio volontario): su questo punto si gioca il futuro del processo. Il gup Federica Bompieri ha, per il momento, calendarizzato quindici date (che potrebbe aumentare o diminuire a seconda di come procederanno le udienze): 14, 19 e 21 maggio; 4, 9, 11, 16, 18, 23, 25 e 30 giugno; 2, 7, 9 e 14 luglio. Poi, a metà luglio o subito dopo la pausa estiva la decisione se rinviare a giudizio Stephan Schmidheiny.