Titti Palazzetti presidente del Comitato Strategico Amianto

Il sindaco: 'Una nomina che mi onora e mi carica ancora di più'

CASALE MONFERRATO

È Titti Palazzetti il nuovo presidente del Comitato Strategico Amianto regionale. Confermata, quindi, la presidenza al sindaco di Casale Monferrato dell'organo di indirizzo del Centro Regionale per la Ricerca, la Sorveglianza e la Prevenzione dei rischi da amianto. «Una nomina che mi onora –spiega la neo presidente Titti Palazzetti -, ma che mi carica, ancora di più, di responsabilità verso Casale Monferrato, il territorio e la Regione. Una responsabilità che accetto volentieri, perché la bonifica dall'amianto, la ricerca e la cura per il mesotelioma sono al centro anche del mio mandato di sindaco».

Si è aperta così la seduta del Comitato Strategico Amianto ieri, venerdì 10 ottobre, nella Sala Consiliare di Casale Monferrato. Un incontro che ha visto, dopo quasi un anno, riunirsi tutti i componenti del Comitato: i neo assessore regionali alla Sanità e all'Ambiente, i rappresentanti del Comitato dei sindaci del distretto casalese, di Anci, dell'Unione Province, delle associazioni vittime amianto e dei sindacati e i direttori generali dell’Asl AL, Aso AL e Arpa Piemonte e il direttore del Centro Regionale Amianto, oltre al direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino. 

E proprio con l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, il sindaco Titti Palazzetti ha visitato, in mattinata, l'Hospice Zacceo e l'ospedale Santo Spirito: «Abbiamo incontrato i responsabili e i tecnici dell'Hospice – spiega il sindaco Palazzetti – e con il direttore amministrativo dell'Asl AL, Stefano Manfredi, e il direttore sanitario, Francesco Ricagni, abbiamo portato a conoscenza dell'assessore Saitta le problematicità presenti, chiedendo un intervento urgente affinché questa fondamentale struttura possa tornare nel pieno della funzionalità nel minor tempo possibile». 

Ma si è affrontata anche alcune delle criticità dell'ospedale casalese: «Prime fra tutte quelle legate ai reparti di traumatologia e oncologia – aggiunge Palazzetti – In riferimento a quest'ultimo è stato sottolineato come la decisione di chiudere il laboratorio casalese per la preparazione dei farmaci antitumorali sia una scelta assolutamente da rivedere, soprattutto alla luce della operatività della neo costituita Unità Funzionale Interaziendale Asl AL – Aso per la diagnosi e la terapia del Mesotelioma. L'assessore Saitta si è dimostrato molto attento a queste problematiche e, ne sono sicura, si riuscirà a trovare una soluzione». 

E proprio l'Unità Funzionale è stata al centro dell'incontro del Comitato Strategico. I lavori sono iniziati alle ore 12,30, focalizzandosi subito sulla situazione amianto a Casale Monferrato e in Piemonte con le relazioni del direttore generale di Arpa, Angelo Robotto, e del direttore del Centro Amianto, Massimo D'Angelo. 

Dopo l'intervento di Oscar Bertetto, coordinatore della Rete oncologica piemontese, ha preso la parola Giorgio Scagliotti, direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Università di Torino, per fare il punto della situazione proprio sull'Unità Funzionale.

Il professor Scagliotti ha spiegato come l'Unità Funzionale dovrà diventare sempre più il collettore della ricerca sul mesotelioma a livello europeo, attraverso anche studi che possano, un giorno, portare a quel vaccino che tutti aspettano.

I rappresentanti delle vittime amianto (Bruno Pesce per l'Afeva, Franco Maroni per il comitato Vertenza Amianto e Armando Vanotto per l' Associazione Italiana Esposti Amianto Piemonte) e dei sindacati (Luciano Bortolotto per la Cisl casalese, Ezio Benetello per Uil Piemonte e Nicola Pondrano per la Cgil casalese) hanno invece voluto sottolineare, tra i vari argomenti trattati, come sia importante rafforzare il monitoraggio sul territorio e la cura sanitaria, mentre Claudio Saletta, in rappresentanza dell'Associazione dei Comuni monferrini, si è soffermato sulla necessità di rendere operativi, il prima possibile, gli Sportelli Amianto sul territorio, con un coordinamento efficace che possa anche portare alla realizzazione di nuove discariche per l'amianto, oggi solo tre, tra cui quella casalese, in Piemonte.

Molto attesi, dopo quelli dei direttori generali dell'Asl AL (Paolo Marforio) e dell'Aso AL (Nicola Giorgione),gli interventi dei due assessori regionali. Alberto Valmaggia (Ambiente) ha dato subito una notizia molto importante ai componenti del Comitato strategico: la scelta di rivedere il Piano Regionale di Bonifica Amianto, risalente ormai al 2001, oltre a sottolineare la piena volontà a bonificare l'intero Piemonte dall'amianto entro il 2020.

L'assessore Antonio Saitta, invece, ha voluto sottolineare come l'eccellenza del reparto oncologico casalese debba, non solo essere rafforzato, ma preso come esempio a livello interazionale.

Gli assessori hanno infine comunicato come la Regione Piemonte, così come i parlamentari del territorio, si stia impegnando per portare all'attenzione del Governo l'assoluta necessità di escludere dal Patto di Stabilità le spese per la bonifica dall'amianto: «È fondamentale che questa misura sia presa – ricorda Palazzetti – affinché la bonifica possa proseguire a ritmi serrati. L'interessamento di una così larga parte politica e istituzionale deve far ben sperare il territorio».

Gli assessori regionali hanno anche comunicato la propria volontà di convocare già prima della fine dell'anno una nuova seduta del Comitato Strategico per discutere del nuovo Piano regionale per la bonifica dall'amianto.

 «Una giornata molto importante – conclude Palazzetti – soprattutto perché si è svolta in un clima molto cordiale e collaborativo: non mi stancherò mai di ripeterlo, infatti, che per ottenere dei risultati concreti e duraturi è indispensabile un lavoro congiunto e condiviso. Oggi c'è stato: un buon auspicio per il futuro».

Redazione On Line
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