Truffa su un'assicurazione: una denuncia

Scoperta dai Carabinieri di Vignale: i consigli per non cadere in questo genere di raggiri

VIGNALE MONFERRATO

La Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato ha recentemente concentrato i servizi esterni nella prevenzione e repressione delle truffe, in particolare quelle assicurative che hanno avuto un’impennata in Italia: lvass, l’Autorità di Vigilanza nel settore assicurativo, rende noto che i siti fraudolenti segnalati e bloccati sono stati 241 nel corso del 2020, contro 168 del 2019.

Infatti i militari della Stazione Carabinieri di Vignale Monferrato, a conclusione accertamenti, in seguito alla querela sporta da un 28enne, hanno denunciato in stato di libertà per appropriazione indebita e falsità ideologica commessa da un privato in un atto pubblico una 53enne, agente assicurativo, con precedenti di polizia.

La donna si sarebbe appropriata indebitamente di quattrocento euro ricevuti dal 28enne per il premio assicurativo di un autocarro, emettendo dei certificati assicurativi mai registrati in banca dati Ania.

I Carabinieri forniscono questi consigli per evitare di cadere in questo genere di truffe.

I truffatori realizzano innanzitutto uno o più siti internet, che tipicamente presentano queste caratteristiche:

- sono estremamente scarni: in genere sono costituiti da una manciata di pagine;

- talvolta richiamano nome, logo, immagini o altri elementi distintivi di operatori assicurativi noti al grande pubblico;

- I canali di contatto offerti sono tipicamente un numero di telefono cellulare (spesso con invito ad utilizzare un sistema di messaggistica veloce),un indirizzo email fornito da un provider di posta gratuito e, più raramente, un numero di telefono fisso (tipicamente non in funzione);

- nella pagina principale si fa spesso riferimento a polizze temporanee;

- direttamente nella pagina principale vengono richiesti i dati personali.

Una volta finito sul sito del truffatore e forniti i propri dati, il consumatore verrà quindi contattato dal truffatore, tipicamente da un numero di cellulare o mediante servizio di messaggistica, che si spaccerà per un consulente telefonico o un intermediario. Attraverso la targa ed altri dati forniti dal cliente, il truffatore sarà inoltre in grado, accedendo a varie banche dati o a fonti pubbliche, di avere un’idea indicativa del prezzo che l’assicurato dovrebbe pagare e, conseguentemente, di proporre al consumatore un plausibile “prezzo scontato”, molto invitante ma non al punto di insospettirlo.

Per tutelarsi bisogna essere vigili ed attenti, diffidando in particolare dei siti che propongono come contatto un numero di cellulare o ti invitano ad usare un sistema di messaggistica veloce. Inoltre si può verificare sul sito di Ivass, se la Compagnia di assicurazioni o l’intermediario sono iscritti negli appositi elenchi o registri e consultare l’elenco degli avvisi relativi a casi di contraffazione, società non autorizzate e siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.

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