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Il 'Balbo' celebra i fratelli Palli

A partire da agosto, e per tutto il prossimo anno scolastico, una serie di iniziative in collaborazione con l'aeroclub per ricordare Natale, Silvio e Italo

CASALE MONFERRATO

L’istituto superiore 'Balbo' in tutte le sue componenti, ma in modo particolare il liceo scientifico intitolato a Natale, Silvio e Italo Palli, intende celebrare, a partire dal mese di agosto 2018 e per tutto il corso dell’anno scolastico 2018-2019, la memoria tragica e insieme straordinariamente significativa anche per il presente della storia della nostra città e del nostro Paese dei tre fratelli a cui è stato dedicato nel 1941 il Liceo stesso.

Natale Palli, senz’altro il più noto dei tre fratelli, protagonista con D’Annunzio del volo su Vienna del 9 agosto 1918, morì in circostanze drammatiche l’anno successivo a seguito della trasvolata delle Alpi, sul Mont Pourri presso Peisey-Nancroix e di fronte al Colle del Piccolo San Bernardo il 23 marzo 1919.

Silvio, anche lui aviatore, morì il 29 ottobre 1918: due medaglie d’argento e una di bronzo durante il conflitto, venne abbattuto due volte, la terza volta, quella fatale, un colpo di fucile lo colpisce a morte. Sepolto a Orsago, la gente del paese incide sulla tomba: “Tenete Silvio Palli…morto…per la nostra liberazione”.

Di Italo, l’ultimo dei tre fratelli di questa nobile famiglia, laureato al Politecnico di Milano, sportivo, fondatore del primo circuito motoristico di Casale Monferrato, ricordiamo che avrebbe potuto evitare il servizio militare perché fratello di ben due caduti, ma prese parte anche lui come volontario al secondo conflitto mondiale e morì, anche in lui in un’azione di volo su territorio nemico, il 22 novembre 1941. Decorato con medaglia d’argento, cadde col suo apparecchio nel cielo di Derna, in Libia

Il proposito della scuola è quello di aiutare gli studenti di tutti gli indirizzi, e in modo specifico alcune classi che saranno più direttamente coinvolte, a cogliere il dramma della Prima Guerra Mondiale come cornice della morte di Silvio Palli e la straordinarietà di queste figure, specie quella di Natale, nella storia eroica non per la morte descritta in chiave dannunziana, ma per la qualità eminente delle innovazioni tecniche e tecnologiche di cui tutti poi hanno potuto fruire grazie alla grandezza e al coraggio di questi piloti.

C’è, nella storia dell’aviazione italiana e casalese, un grande bisogno di innovazione tecnologica e scientifica non tanto legata alla guerra, ma alla quotidianità, come i Casalesi nel corso di questi quasi ottant’anni hanno capito in forma assai concreta.

Il “volo di pace” su Vienna è la conferma della voglia di positività per la nostra Patria e di una conclusione della guerra con la ricerca di una nuova stabilità tra le nazioni. La storia delle imprese aereonautiche, così come quella delle imprese aerospaziali, ha avuto certo inizialmente obiettivi di tipo militare, come si evidenzia anche nella Guerra Fredda, ma è chiaro a tutti che le ricadute di pace e la voglia di vita degli astronauti, così come degli aviatori, era di gran lunga il pensiero dominante. E ci fa piacere che quest’anniversario coincida anche con il cinquantesimo del primo uomo sulla Luna.

Questo volo testimoniò da parte degli aviatori il possesso di alcuni valori di pace e di rispetto, valori cavallereschi, perché D’Annunzio scrive ai Viennesi che per nessun motivo avrebbe bombardato donne e bambini e che il volo vuole significare invece un invito ad accogliere una proposta equa di pace dopo quattro anni di spaventosa distruzione. Se pensiamo a quello che successo nella Seconda Guerra Mondiale con esiziali bombardamenti a tappeto su città di inermi civili (6 e 9 agosto, purtroppo, ricordano i tragici eventi di Hiroshima e Nagasaki),possiamo cogliere in questi gesti condivisi da Natale una visione della guerra ancora rispettosa dei valori tradizionali dei cavalieri medievali.

Tutto questo, naturalmente, non per mettere da parte il ricordo dannunziano, che è doveroso studiare anche in chiave storico-letteraria, un ricordo culturale così significativo e importante anche perché come pure “Il piccolo principe”, altro libro fondamentale nel Novecento, ha a che fare con un aviatore che scompare (il suo autore),ma per ricordare la storia vera di Natal Palli e cioè di un aviatore coraggioso, competente, equilibrato, austero, che riesce a non sfracellarsi con il suo aereo e muore a pochi passi dalla salvezza.

Proprio per ricordare questa storia, quella non di un Icaro dal “folle volo”, ma di un industrioso e solerte Prometeo che si batte per la vita e il miglioramento delle condizioni tecnologiche dei mezzi aerei, il Liceo scientifico con alcune classi, dopo una perlustrazione già avvenuta da parte del prof. Massimo Zeppa, andrà per due giorni a settembre 2018 presso il rifugio francese a poca distanza dal cippo che ricorda la morte per assideramento di Natale Palli (nel 2014 il “Palli” è stato in visita guidata al Museo dell’aereonautica “Caproni” di Trento, visita che intende ripresentare nella primavera prossima per le classi del biennio).

Tra le varie iniziative che saranno realizzate, verrà resa ancora più fattiva la collaborazione con l’Aeroclub 'Natale Palli' con il quale, già nel 2017-2018, è stato realizzato un percorso di alternanza scuola-lavoro per gli studenti del 'Balbo', finalizzato a cogliere dall’interno le problematiche del volo.

Per ricordare il volo su Vienna, dal mese di agosto sarà presente sulla facciata della scuola un banner commemorativo e la riproduzione dell’aereo con cui Natale Palli trasportò D’Annunzio in un volo di mille chilometri di cui ottocento su territorio nemico.

Virtute siderum tenus, motto dell’aviazione italiana, “con valore, fino alle stelle”, ha come significato l’esaltazione positiva della storia del volo che ha avuto in Casale alcuni protagonisti straordinari.

Il 'Balbo', poi, sabato 27 ottobre 2018, in collaborazione con la famiglia Palli, il Comune di Casale Monferrato, la Provincia di Alessandria, l’Associazione Flystory, l’Aeroclub “Natale Palli” e con il concorso delle associazioni di ex-combattenti intende organizzare una giornata di studio con al centro gli allievi del Liceo scientifico, tutta dedicata alla Grande Guerra e alla morte di Silvio Palli nei giorni che precedono il quattro novembre 2018 (centenario della vittoria),all’impresa di Vienna e alla storia della recezione casalese di questi eventi negli anni che precedono l’intitolazione della scuola, usando i documenti dell’Archivio storico comunale, messi a disposizione dal dott. Mantovani, e altri ancora dalla sig.ra Nicoletta Palli. Allo stesso modo, alcuni allievi del Liceo classico nell’anno scolastico, all’interno del progetto toponomastica, realizzeranno una serie di iniziative dedicate eminentemente a Natale Palli.

“Per ogni fine c’è un nuovo inizio” diceva il Piccolo Principe dello scrittore-aviatore Antoine de Saint-Exupéry: il nuovo inizio, dal nostro punto di vista, sarà una sensibilità diversa dei giovani casalesi, così come auspicato per tutto ciò che riguarda la realtà della storia industriale italiana (proprio oggi, poi, nel giorno dopo la morte di Sergio Marchionne) che, come si ricorda dal Cavallino Rampante, preso proprio da un altro aviatore, il mitico Baracca, e adottato da Enzo Ferrari, si intreccia in modo straordinario con la storia dell’aviazione e con la vicenda umana di tre fratelli casalesi che dedicarono la loro giovinezza all’Italia e che oggi ci insegnano i valori dell’altruismo e della solidarietà.

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