Da Luca Servato, Cristian Zatti e Matteo Philippe, esponenti del Partito Democratico, riceviamo e pubblichiamo integralmente: “Abbiamo letto e apprezzato il progetto dell'Assessorato alla Sanità in riferimento all'insediamento del gruppo di lavoro per l'umanizzazione dei Pronto Soccorso”.
“È sicuramente un segnale positivo perché il tema della qualità dell'accoglienza in ospedale è cruciale. Nessun paziente, quando sta male, dovrebbe sentirsi abbandonato o trattato come un numero, e il personale sanitario, che ogni giorno lavora con professionalità e dedizione, merita di operare in condizioni adeguate (stipendio incluso)”.
“Quante volte sentiamo, invece, storie di pazienti costretti ad attendere ore e ore prima di essere visitati? Sappiamo bene che il sistema di triage assegna la priorità in base alla gravità dei casi, ed è giusto che sia così. Ma è altrettanto giusto garantire un'organizzazione efficiente, con personale e strutture adeguate, affinché nessuno debba subire attese interminabili o sentirsi abbandonato in un momento di fragilità”.
“Tuttavia, l'umanizzazione della Sanità non può fermarsi alle buone intenzioni. Servono risposte concrete e strutturali per affrontare i veri problemi dei nostri Pronto Soccorso: le lunghe attese, la carenza di personale, i turni massacranti degli operatori e la necessità di investimenti reali. Senza un potenziamento effettivo delle risorse, il rischio è che si parli di umanizzazione senza poi intervenire sulle cause che rendono oggi il sistema così fragile”.
“Il vero obiettivo deve essere garantire che i Pronto Soccorso funzionino davvero, con più medici, più infermieri e strumenti adeguati per rispondere alle emergenze”.
“Troppo spesso, quando si parla di Sanità Pubblica, si assiste al solito rimpallo di responsabilità: è stata la destra, è stata la sinistra, è colpa di chi c'era prima o di chi è arrivato dopo. Ma i cittadini non hanno bisogno di questo. Hanno bisogno di risposte, di soluzioni concrete, di Pronto Soccorso che funzionino. Per questo, al di là delle appartenenze politiche, la nostra priorità deve essere una sola: garantire un servizio sanitario all'altezza delle esigenze della comunità. Chiunque voglia lavorare in questa direzione, troverà in noi interlocutori seri e determinati”.
“Quanto sopra ci è dovuto, sia come membri attivi nella comunità casalese, sia - purtroppo - come utenti dei Pronto Soccorso”.
“Cogliamo l'occasione per ringraziare gli operatori sanitari, che ogni giorno, con competenza e dedizione, gestiscono le emergenze al meglio delle loro possibilità, spesso in condizioni tutt'altro che ottimali perché il loro impegno è la vera colonna portante del sistema”.