E' mancato Mauro Patrucco, originario di San Germano, ex dipendente e delegato sindacale Eternit nel periodo '74 - '76, che fu testimone al primo processo di Torino per le morti d'amianto nel 2010 dove raccontò del suo licenziamento per rappresaglia, quando fermò il reparto a causa di una enorme dispersione di polvere. Aveva 72 anni.
Si legge nella testimoninza di quel giorno, riportata da Silvana Mossano su La Stampa del 28 giugno 2010: "La polvere era insopportabile. Quando mi lamentai la prima volta con il capoturno non mi ascoltò ma mi spedirono a un altro reparto, e così avvenne una seconda volta. Un giorno, al reparto tubi si ruppe un aspiratore, la polvere invase tutto lo spazio, io fermai le macchine e feci uscire gli operai. Quando il capoturno mi intimò di farli rientrare subito io mi opposi e lui mi disse che non gliene importava niente se c’era la polvere, che la produzione doveva proseguire".
A seguito di quell'episodio venne licenziato per rappresaglia: "Quando venni attaccato dal capo per quell’episodio - si legge sempre nella stessa testimonianza riportata da Silvana Mossano su La Stampa - volarono parole grosse ma io non feci rientrare gli operai in quel luogo sommerso di polvere. Dopo tre o quattro giorni mi chiamò il capo del personale e gli spiegai che il consiglio di fabbrica non aveva torto quando diceva che un solo aspiratore nel reparto non bastava. Lui non mi rispose. Passarono altri giorni e il 5 novembre del ’76, quando mi presentai al lavoro, non c’era più la mia cartolina. Mi mandarono in direzione e mi dissero che la raccomandata del mio licenziamento era partita il giorno prima".