(Il vescovo Gianni Sacchi con il direttore della Vita Casale Mauro Facciolo in occasione dell'incontro con i giornalisti del territorio)
Il vescovo Gianni Sacchi ha incontrato nel pomeriggio di oggi, martedì 24 gennaio, i giornalisti del territorio in occasione della celebrazione del santo patrono della categoria San Francesco di Sales.
Un appuntamento che ritornava dopo due anni di assenza, causa pandemia: "Questo è un territorio - ha esordito il vescovo - che ha bisogno di coesione: ogni anno si regista un calo demografico, c'è preoccupazione per il lavoro, un forte senso di insicurezza e poi c'è un emergenza educativa. L'anno scorso ho inviato una lettera ai giovani della Diocesi e mi sono arrivate novecento risposte in cui emergeva una forte solitudine, scarsa autostima, difficoltà nei rapporti con i coetanei".
"I due anni della pandemia sono stati difficili, soprattutto durante i lockdown, ma proprio in quei giorni durissimo è emersa una forte solidarietà, molte persone si sono dedicate al volontariato. E' vero che fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce, ma credo che l'informazione debba registrare anche questi aspetti positivi: dare insomma risalto alla foresta che cresce".
Monsignor Gianni Sacchi ha poi illustrato i prossimi impegni della Diocesi, dagli incontri culturali di Cantiere Speranza agli eventi musicali (si annuncia un concerto in aperutra delle festività pasquali, per introdurre la Settimana Santa) ma l'attenzione è già concentrata sul 2024 quando si celebreranno i 550 anni dalla fondazione della Diocesi di Casale Monferrato, istituita da papa Sisto IV, il 18 aprile 1474 con la bolla Pro Excellenti: una ricorrenza che si annuncia ricca di eventi.