Letargia e sonnolenza negli anziani: consigli utili per gestire la situazione

CASALE MONFERRATO

Le persone anziane sono spesso colpite da stanchezza: uno stato di spossatezza che li coglie anche all’improvviso, quando non hanno compiuto alcuno sforzo fisico. A volte questa condizione può essere tanto accentuata e invalidante da influire in negativo su tutti gli aspetti della vita quotidiana, sugli impegni, sugli hobby nel tempo libero ecc.

Per indicare questa sindrome si utilizza un termine, letargia, che la dice lunga sull’entità del disturbo e sulla mancanza di energie a cui possono essere soggetti gli anziani. Chiaramente non ci riferiamo alla sonnolenza temporanea che si verifica, per esempio, quando ci sono i cambi di stagione: stiamo parlando di un affaticamento molto più intenso e duraturo, che si protrae e che non è legato a fasi climatiche.

Le possibili cause sono diverse, e vanno dall’ansia alla depressione, dai problemi del sonno fino all’assunzione di certi farmaci. Inoltre, studi scientifici recenti dimostrano che quello in oggetto potrebbe essere uno dei primi sintomi dell’Alzheimer. Le spiegazioni, quindi, sono varie.

Come si aiuta un anziano che soffre di letargia? Innanzitutto vi suggeriamo di dare uno sguardo ai contenuti del magazine di AMioAgio, che in generale forniscono consigli preziosi su come gestire e supportare le persone anziane. Il sito è specializzato nella cura della terza età, e offre anche numerosi prodotti per anziani incontinenti (come i pannoloni e le mutande assorbenti).

È utile, poi, rispettare i seguenti accorgimenti: continuate a leggere per avere una panoramica completa dell’argomento.

La giusta idratazione

Coloro che bevono poca acqua vanno incontro a un calo della lucidità mentale e, appunto, a stanchezza e sonnolenza: questo vale sia per i giovani sia per gli anziani. Il corpo ha bisogno della corretta idratazione, per svolgere al meglio tutte le funzioni vitali e per non risentire di una diminuzione delle energie.

In media, è importante bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, meglio ancora se 2. Queste quantità sono essenziali per scongiurare il rischio di disidratazione. Comunque va evitata anche l’abitudine opposta, ovvero quella di bere troppa acqua, soprattutto in caso di incontinenza (poiché il sonno notturno sarebbe interrotto da continue minzioni, con conseguenze deleterie per la giornata successiva). 

Un’alimentazione sana

Gli anziani che si sentono sempre stanchi dovrebbero mangiare in maniera equilibrata, senza appesantirsi né a pranzo né a cena. Nel complesso, con lo stomaco pieno è più facile incorrere in uno stato di debolezza e di affaticamento!

In più, ci sono degli alimenti che aiutano davvero tanto a combattere la letargia. A tal proposito dobbiamo citare il pesce, ricco di omega-3, e la frutta e la verdura, piene di vitamine e di minerali.

Un po’ di movimento fisico

Per contrastare la sonnolenza negli anziani, è bene fare un po’ di esercizio fisico quotidiano. Nulla di eccessivo, ovviamente, ma anche soltanto un quarto d’ora di camminata all’aria aperta.

Il movimento è un autentico toccasana contro l’astenia. Migliora le condizioni dei muscoli, ed è alleato della salute dei polmoni e del cuore. Fa anche bene all’umore, e come vedremo nelle prossime righe, la letargia può essere provocata da fattori di natura psicologica.

Capire le cause

Per eliminare un problema bisogna capirne l’origine: questo ragionamento si applica anche alla stanchezza cronica negli anziani. Se si riesce a risalire alle radici del disturbo, è più semplice trovare rimedio.

Quali sono le possibili cause di queste sensazioni di sonnolenza, debolezza e affaticamento? Abbiamo detto che la letargia, a volte, è il campanello d’allarme di una malattia più grave, come la depressione, l’ansia o la sindrome di Alzheimer. Per quanto riguarda quest’ultima, la stanchezza sarebbe determinata da un accumulo della proteina beta amiloide nel cervello, che porta alla formazione delle cosiddette placche beta amiloidi (e alla degenerazione delle cellule cerebrali).

In altre circostanze, la letargia deriva da uno scarso riposo notturno. È ovvio che di giorno ci si senta stanchi, se di notte si dorme male. L’insonnia può essere connessa anche all’incontinenza, nelle situazioni in cui ci si sveglia continuamente per andare in bagno.

Ci sono dei farmaci che inducono spossatezza e sonnolenza, tra cui gli ipoglicemizzanti e gli antidepressivi. Anche il diabete ha questo effetto sulle persone che ne sono colpite. In generale, comprendere la causa della letargia è indispensabile per individuare una soluzione.

Redazione On Line
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