Ampia partecipazione questa mattina alla celebrazione del XXV Aprile per l'80mo anniversario dalla Liberazione del nazifascismo, cominciata con la messa di suffragio presso la Chiesa di San Paolo, celebrata da monsignor Koffi-Teh Désiré Azogou, vicario generale della Diocesi di Casale Monferrato, e poi proseguita con il corteo fino in Cittadella (senza la banda: la Filarmonica di Occimiano si è unita all'ingresso delle mura, in rispetto al lutto nazionale per la morte di Papa Francesco),dove davanti alla lapide dei caduti della Banda Tom e del partigiano Gaetano Molo si è svolta la parte centrale e più significativa della commemorazione.
E in questa settimana di lutto nazionale, cominciata lunedì con la notizia della scomparsa di Papa Francesco e nel giorno che ne precede le esequie, la figura del Pontefice è stata la più citata nei vari discorsi, ricordandone il suo impegno pacifista ed ecologista.
Come nell'intervento di Carla Gagliardini, ricco di commenti sull'attualità: “La parole di Papa Francesco non sono mai state ascoltate, ma considerate in genere appelli di una persona di buona volontà ma slegata dalla realtà”. Un intervento il suo, che spazia dalle critiche al progetto Rearm Europe alle guerre in corso, Gaza soprattutto, per cui viene invocato l'embargo delle armi verso Israele, a riferimenti più specifici alla politica italiana come la difesa della separazione dei poteri (considerando i diversi attacchi del governo alla magistratura) e l'attacco al decreto sicurezza.
Il sindaco Emanuele Capra cita nel suo discorso diversi padri della patria, come Sandro Pertini, Ferruccio Parri e Piero Calamandrei, concludendo con una celebre frase di quest'ultimo:“La libertà è come l'aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.
Molto netta l'orazione ufficiale tenuta dalla storico Giorgio Barberis che parte dalla condivisione della nota teoria di Umberto Eco sul fascismo eterno, cioè di un fascismo che non sarebbe storicamente delimitato al ventennio, ma un archetipo che si ripresenta continuamente in forme e modi diversi: “Per questo, se il fascismo è eterno, allora anche l'antifascismo e la Resistenza devono essere eterni, questo è il senso del 25 Aprile”.
Tanti i riferimenti all'attualità internazionale e nazionale: “Il progetto Rearm Europe è un tradimento dei valori della stessa Europa e ciò che accade in Palestina ci chiama a una reazione. Papa Francesco, e lo dico da laico, è stata per me una figura di riferimento, indicava a tutti la via della pace e oggi sarebbe contento di vederci qui riuniti a parlare di pace, con striscioni che chiedono pace: altre che celebrare il 25 aprile con moderazione!”.
Poi critiche al decreto sicurezza (“che trasforma il dissenso in reato e questo è profondamente illiberale”) e la richieste di sciogliere i partiti e i movimenti neofascisti (“come diceva Pertini il fascismo non è un orientamenti politico come gli altri, il fascismo è un crimine”),pur riconoscendo che “non ci si può limitare al solo aspetto giuridico”.
Infine l'appello a una società più giusta: “Dopo l'89 e la caduta del muro di Berlino non si è avverata la profezia di Fukuyama e la storia non è finita. Anche un certo liberalismo ha fallito, soprattutto nella redistribuzione delle risorse. Chi ottant'anni fa combattè il fascismo aveva in mente il progetto di una società diversa, più giusta, ed è quello che anche oggi siamo chiamati a realizzare”.
La commemorazione degli Imi al Famedio
Dopo le celebrazioni alla Cittadella una importante rappresentanza delle istituzioni casalesi e della popolazione civile si è spostata al cimitero urbano per commemorare gli Imi monferrini presso il Famedio a loro dedicato.
Nella occasione, alla presenza del Presidente del Comitato Unitario Antifascista Giovanni Battista Filiberti, sono intervenuti Andrea Desana, Presidente della Associazione Li riporteremo a casa in Monferrato e Dirigente Nazionale della ANRP e il Sindaco di Casale Emanuele Capra che hanno dato appuntamento al prossimo 20 settembre in occasione della prima edizione della Giornata Nazionale degli Internati Italiani nei campi di concentramento nazisti recentemente istituita e approvata alla unanimità sia dal Senato che alla Camera dei Deputati.