Comitato strategico amianto: via libera all'Unità Funzionale Interaziendale Aso/Asl Al

Tra i fondi a disposizione anche i soldi accantonati dagli accordi tra i cittadini e Schmidheiny

CASALE MONFERRATO

L’incontro di ieri del Comitato strategico del Centro Regionale per la Ricerca, la Sorveglianza e la Prevenzione dei rischi da amianto è stato un nuovo, fondamentale passo verso la concretizzazione di un progetto di ricerca e terapia sul mesotelioma. «Al termine dell’incontro del 19 febbraio scorso – spiega il sindaco, nonché presidente del Comitato strategico, Giorgio Demezzi – ci eravamo lasciati con degli impegni ben precisi da attuare. Ebbene, ieri, con la presentazione del progetto congiunto Aso / Asl AL, si è dimostrato che le parole si sono trasformate in fatti. Una giornata importante per Casale Monferrato, il territorio e l’intero Piemonte: tutti i componenti del Comitato strategico stanno facendo la propria parte, con spirito costruttivo affinché si giunga il prima possibile alla piena operatività della nuova Unità Funzionale interaziendale, su cui si fonda l’intero progetto presentato ieri».

All’incontro nella sede dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità della Regione Piemonte hanno partecipato, oltre al sindaco Demezzi e al neo assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera, Giorgio Schellino della Direzione regionale Ambiente, il direttore del Centro Amianto Massimo D’Angelo, il rappresentante del Comitato dei sindaci del distretto casalese Claudio Saletta, il direttore Asl AL Paolo Marforio, il direttore sanitario Aso Luciano Bernini, il direttore Arpa Piemonte Angelo Robotto e i rappresentanti delle associazioni vittime amianto e i sindacati (Luciano Bortolotto, Luigi Ferrando, Nicola Pondrano, Bruno Pesce, Armando Vanotto e Franco Maroni).

Sul tavolo è stato portato quindi il nuovo progetto: far nascere un’Unità Funzionale interaziendale Asl AL – Aso per la diagnosi e la terapia del Mesotelioma, con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino.

«Con questo progetto – puntualizza Demezzi – si rafforza, dandone anche nuovo impulso, una collaborazione già esistente tra le due strutture sanitarie di Casale Monferrato e Alessandria, ampliando il raggio d’azione dell’esistente Gruppo Interdisciplinare Cure attraverso una convenzione con l’Università di Torino e l’inserimento nella costruenda rete nazionale prevista dal bando Ccm 2012, del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute. L’unità funzionale sarà basata sulla condivisione in rete delle conoscenze, delle esperienze e delle risorse complessive disponibili, inserendosi quindi in un contesto non solo nazionale ma anche internazionale».

Un punto su cui tutti i presenti hanno voluto porre l’accento, è sicuramente la tempistica: «Come avvenuto fino ad oggi – sottolinea Demezzi – il Comitato strategico ha dimostrato di saper lavorare concretamente con tempi il più stretti possibile. Ecco perché, per ottimizzare al massimo i tempi, il progetto presentato ieri aveva già avuto l’approvazione preventiva della Consulta tecnico – scientifica ed erano già presenti le bozze di delibere che nei prossimi giorni la Regione Piemonte, l’Aso e l’Asl AL porteranno in approvazione. A quel punto sarà perfezionata la convenzione con il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino. Accanto a tutto questo, entro settembre, data del prossimo incontro del Comitato, dovrà essere stilato un previsionale di spesa dettagliato e pluriennale».

Un’altra questione affrontata ieri è quella riferita ai fondi necessari per far lavorare al meglio la nuova Unità funzionale: «L’incontro di ieri ha fatto emergere la piena disponibilità da parte dell’Asl e dell’Associazione familiari e vittime amianto, di utilizzare parte dei fondi accantonati dalle transazioni unilaterali tra i cittadini e lo svizzero Schmidheiny. Questo non solo permetterebbe di dare piena attuazione a questo storico progetto, ma darà la possibilità alle famiglie di vedere concretamente i risultati sul proprio territorio».

Il progetto ci baserà essenzialmente su tre punti cardine: garantire la migliore qualità di diagnosi e cura ai pazienti affetti da mesotelioma in ambito multidisciplinare e con riferimento alle evidenze disponibili; garantire l’attivazione di un percorso assistenziale sin dalla diagnosi; garantire l’attivazione di tutti gli studi clinici specifici su questa patologia che possano essere effettuati a livello locale, tenuto conto delle infrastrutture disponibili.

«Il Comitato strategico – conclude Demezzi – non sarà solo l’organo di indirizzo, ma anche un attento controllore dell’andamento di tutto il progetto. Su questo punto siamo tutti concordi e, devo sottolinearlo, mi ha fatto particolarmente piacere vedere il neo assessore Ugo Cavallera, attento conoscitore del nostro territorio e del problema amianto, determinato a rendere operativa il prima possibile l’Unità funzionale e a impegnarsi personalmente affinché l’intera vicenda Eternit, amianto e mesotelioma si possa risolvere».

Redazione On Line
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