E' uscito nelle librerie in questi giorni il volume 'La casa in montagna. Storia di quattro partigiane' della giornalista e scrittrice inglese Caroline Moorehead. Il saggio storico è stato edito nel 2019 in Gran Bretagna e ora è stato tradotto da Bianca Bertola e Giuliana Olivero, edito da Bollati Boringhieri nel 2020.
Si tratta del recupero narrativo e biografico della storia vissuta da quattro partigiane piemontesi: Ada Gobetti, Bianca Guidetti Serra, Frida Malan e Silvia Pons. Attraverso le loro figure, l'autrice intende dare voce e spessore alle molte altre donne partigiane o staffette che alimentarono la nostra Resistenza. Nel saggio della Moorehead, pregevole per completezza e documentazione, molto fruibile per scrittura, si incrociano molte informazioni storiche sulla Resistenza piemontese, nelle città e nelle campagne. Si argomenta sul ruolo avuto dalle missioni inglesi ed americane, sulle loro attese e primi dubbi sulla capacità della Resistenza di raggiungere l'obiettivo.
Nel volume si cita, in nota e in bibliografia, il saggio dello storico casalese Sergio Favretto 'Una trama sottile. Fiat: fabbrica, missioni alleate e Resistenza', Edizioni Seb 27, Torino 2017.
“Probabilmente – commenta Favretto – Il saggio è servito a contestualizzare le testimonianze e il vissuto delle quattro partigiane nello sviluppo resistenziale piemontese, a interpretare e ricostruire l’attività delle missioni inglesi del SOE e americane dell’OSS, a sostegno delle formazioni partigiane”.
“Leggendo queste pagine, dense e coinvolgenti, mi sono venute in mente tre figure della Resistenza Casalese: la partigiana staffetta Ernestina Valtenza, la partigiana Enrica Morbello in Core, la partigiana Dea Rota in Melotti. Tutte e tre donne coraggiose, libere e impegnate per la libertà altrui”.
“La Ernestina Valterza, staffetta fra le formazioni del Monferrato e quelle del Biellese, cattolica, prima sindaco donna del Piemonte; la Dea Rota Melotti, partigiana con la formazione autonoma del Tek Tek, evocata nei racconti di Beppe Fenoglio; la Enrica Morbello Core, partigiana in Val Susa, unica donna operativa con rilievo nelle brigate Garibaldi, ancor oggi testimone impegnata dello spirito e dei valori resistenziali, menzionata nel libro di Gad Lerner “Noi partigiani”, edito da Feltrinelli nel 2020. Le donne partigiane e staffette non hanno sfilato nei cortei a ridosso del 25 aprile, nella giustificata euforia della vittoria, ma hanno costruito a pieno titolo la Liberazione”.